And here we are, again …

E quando pensi di aver toccato il fondo, di aver pianto tutte le lacrime che avevi, di esserti risistemata e di aver incollato i mille e mille pezzi in cui eri andata, ti rendi conto che sì, c’è molto fondo da raschiare ancora.

Quando la persona che per mesi e mesi aveva detto di amarti, di esserti vicina, di capirti e supportarti e di aver finalmente trovato una donna con cui costruire una storia, decide che basta. Decide che non aveva fatto i conti con tutta la storia che ti porti dietro. Ma non prima di averti fatto prenotare una vacanza da passare insieme (!!!)

Quando questa persona che diceva di sapere esattamente quello che voleva e quello che voleva eri tu, di punto in bianco decide che no, non aveva fatto i conti con i tuoi figli, e con l’impegno che comporta.

Che alle difficoltà si sa, si fa prima a scapparle o girarci intorno che mettersi lì di impegno ad affrontarle.

E ora tu ti ritrovi con un biglietto aereo e un albergo prenotati e non sai bene che fartene perché quella doveva essere la vostra vacanza, dello svegliarsi insieme, del ridere insieme, e visitare e assaggiare birre e camminare guardando le bellezze del paesaggio con gli occhi di un altro.

Occhi che si dicevano innamorati e che adesso sfuggono al tuo sguardo.

E poi, di nuovo, ancora una volta le frasi che mai vorresti sentirti dire.

E le sigarette fumate in fretta, che ziopero avevi smesso da un anno ormai, e le notti insonni e i pianti di nascosto che i tuoi figli non debbano vedere che hai fallito ancora una volta a mettere il cuore e l’impegno dentro una storia che non ha funzionato.

I mille pezzi diventano centomila che un vaso spezzato per la seconda volta non sai più da che parte cominciare ad assemblarlo. E le insicurezze si centuplicano mentre i chili diminuiscono e tu diventi più brutta, più triste.

Il fondo del barile, da raschiare con le unghie e con i denti quando non sono impegnati a ingollare nicotina, chissà che sul quel fondo non trovi una faccia nota, qualcuno contro cui accucciarmi.

Quando ti eri ripromessa che no, non sarebbe accaduto mai più fa ancora più male.

… anybody want to jump on a plane with me? Fata

10 pensieri su “And here we are, again …

  1. Carissima fata, mi sono chiesta, appena ti ho letta, se mi fossi persa qualcosa e sono andata a rileggere indietro nel tuo blog. Invece ero in pari e quindi posso solo immaginare cosa sia successo in questi mesi. Mi dispiace tantissimo per quello che è capitato, sappi che nella mia ricerca della felicità ho incontrato anche io tipi del genere, deve essere in qualche modo una tappa quasi obbligata. Intanto ti abbraccio forte, e ti sono vicina. Se hai bisogno sono qui. Un bacio❤️

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    1. Gli abbracci servono sempre, grazie. Ti leggo anche se in modo silenzioso e spero tanto che arriverà anche per me la bellezza e la gioia proprio come nella tua famigliacomponibile. Nel frattempo pare tocca fare fronte a queste tappe dolorose. Un bacio.

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  2. A parte le mie sciocche battute, è una storia con un finale triste. A volte penso che alcune categorie di uomini parlino troppo, facciano promesse mirabolanti prima di rendersi conto di non essere disposti a fare ciò che hanno predicato. Peccato. Ma di uomini a modo ce n’è, non saranno tanti ma ce ne sono.

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